Preparazione
Le cose più importanti da sapere per gustare appieno il caffè
Da sempre il caffè ispira la fantasia degli spiriti più inventivi – e più che mai in un’era tecnologica come la nostra. Quasi in ogni casa, infatti, si può trovare una macchina da caffè che mediante la semplice pressione di un pulsante produce, come per incanto, questa deliziosa bevanda. Anche nelle varianti di preparazione non si può certo dire che la mente umana manchi di creatività. È proprio questa creatività a introdurre non solo una gradevole varietà nel mondo del caffè, ma a volte anche sorprese rivoluzionarie. E tutto questo con un effetto stimolante che notoriamente è riservato solo a un caffè dalla meravigliosa fragranza!
Chi allora cerca nel caffè un po’ di romanticismo italiano, non deve più fare le valigie: lo può avere in qualsiasi momento a casa propria. Il fatto di bere caffè si sta sempre più imponendo come un evento culinario e culturale, espressione dello stile di vita diverso di chi decide di concedersi un momento di pausa in un’epoca che vive sempre più all’insegna della velocità e della fretta.
Quale che sia lo “strumento” usato, è sempre l’amore per il caffè e … last, but not least … il modo in cui lo si prepara a determinarne la qualità.


Come gustare al meglio il caffè?
… è una questione di tecnica
Lo dimostra la vasta offerta di apparecchi disponibili in commercio sia tradizionali che modernissimi:
Le capsule di caffè sono porzioni con un guscio solido che contengono già polvere di caffè macinata e proporzionata. Esistono diversi sistemi di capsule. Si differenziano per forma, composizione e quantità di caffè. Per ogni sistema di capsule esistono macchine speciali. I vantaggi: Qualità elevata e costante in tazza, grazie al dosaggio, alla macinatura e alla pressatura dei fondi di caffè già esistenti, nonché all’ampia scelta di diversi tipi di caffè e al metodo di preparazione comodo e pulito.

Le cialde di caffè sono porzioni prive di un involucro solido che contengono polvere di caffè macinata e proporzionata, racchiusa in un filtro di carta. Queste porzioni vengono lavorate in macchine a pistoni o in macchine appositamente sviluppate. I vantaggi: Qualità in tazza sempre elevata grazie al dosaggio, alla macinatura e alla pressatura dei fondi di caffè già esistenti, nonché all’ampia scelta di diversi tipi di caffè e al metodo di preparazione comodo e pulito. Inoltre, tutte le cialde di caffè possono essere compostate.

Sperimentato e «inossidabile» di fronte a qualsiasi progresso tecnico, continua a mantenere la sua stabile postazione nelle cucine svizzere! Versando dell’acqua bollente sul caffè macinato contenuto nel filtro si ottiene il «buon vecchio» caffè filtro.

La rappresentante più popolare di questo gruppo è senz’altro la leggendaria «moca», vero e proprio simbolo della cultura del caffè italiana. È composta da due contenitori avvitabili tra i quali si trova il filtro che contiene il caffè. L’acqua fredda viene riscaldata nel contenitore inferiore e, una volta portata a ebollizione, sale, spinta dalla pressione del vapore, attraversa il caffè e viene convogliata nel contenitore superiore.

Il caffè con la caffettiera a stantuffo si annovera da molti decenni tra i metodi di preparazione più amati. È semplice da utilizzare, veloce da pulire e non ha bisogno di ulteriori filtri di carta. Siccome durante la preparazione il colino in metallo non filtra gli oli contenuti nel caffè come un filtro di carta, il caffè assume un sapore più pieno.

La caraffa Chemex è stata inventata dal chimico tedesco Dott. Peter J. Schlumbohm. Si tratta di un classico tra le modalità di preparazione del caffè. La Chemex presenta alcuni vantaggi decisivi rispetto alle tipiche macchine del caffè automatiche con filtro: la temperatura di bollitura, il tempo di bollitura e la pulizia. Inoltre con la caraffa Chemex viene utilizzato un filtro di carta più spesso e più pregiato rispetto ai filtri per caffè tradizionali. In questo modo il caffè acquista un sapore puro, rotondo e aromatico.

Il caffè macinato viene inserito in un fine filtro che si trova nel portafiltro e leggermente compresso. Il portafiltro viene poi inserito a mano. Premendo un pulsante, l’acqua calda viene spinta a pressione elevata dal serbatoio attraverso il caffè tramite delle valvole. La maggior parte dei baristi utilizza ancora oggi questo tipo di macchina dato che permette di dosare individualmente il caffè nel filtro. Per l’uso privato sono previste anche delle singole porzioni di caffè monouso preconfezionate che possono essere inserite nel portafiltro.

In questo tipo di macchina quasi tutti i processi sono automatizzati. Premendo un pulsante, un macinino integrato macina il caffè che viene poi versato in un cilindro. Un pistone spinge poi l’acqua calda attraverso il caffè. L’acqua viene riscaldata in un boiler o mediante uno scaldaacqua istantaneo e mantenuta a una temperatura costante.

Nessun altro strumento di bollitura ha così tanto potenziale per diventare un “cult” come l’Aeropress. Con l’Aeropress le possibilità di variazione sono infinite: grado di macinatura, temperatura dell’acqua, proporzione tra le quantità e durata di bollitura. L’Aeropress permette al caffè di sprigionare un’incredibile varietà di aromi, consentendo una maneggevolezza rapida e semplice e una facile pulizia.

Il caffè solubile (ottenuto mediante spray-drying o liofilizzazione) viene mescolato con acqua calda o fredda. Questo tipo di preparazione estremamente semplice e rapido e la possibilità di conservare il caffè senza problemi, sono vantaggi molto apprezzati che hanno contribuito al successo del caffè solubile che può per esempio essere utilizzato per preparare bevande e dolci al caffè nonché per sempre nuove creazioni a base di caffè.

La preparazione del caffè tramite depressione nell’ampolla di vetro è conosciuta per lo meno dal 1830. Il principio della preparazione con il sifone si basa sullo sfruttamento del vuoto. L’acqua viene riscaldata in un’ampolla di vetro generando una sovrappressione, la polvere del caffè fresca viene versata in un imbuto di vetro e rovesciata sull’ampolla di vetro riscaldata. La sovrappressione generata fa salire l’acqua fino al caffè e in seguito si mescola con esso. Ora l’aroma di caffè è nell’acqua. Non appena viene arrestato il riscaldamento si crea una depressione e il caffè ritorna nel recipiente inferiore.

Il caffè macinato viene inserito nel filtro e leggermente compresso. Abbassando la leva (la forza applicata è determinante) un pistone spinge l’acqua calda contenuta nel serbatoio attraverso il caffè. Questo procedimento richiede molta esperienza e sensibilità, solo così si conferisce al caffè espresso quella sua nota inconfondibile … i puristi dell’espresso non ammettono deroghe: è questa la vera macchina tradizionale per caffè espresso!

Per quanto riguarda le macchine da caffè self-service, ve ne sono alcune che, con la semplice pressione di un pulsante, provvedono a dosare e a mescolare il caffè e altre che contemporaneamente aggiungono latte e zucchero.

